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Gioiosa Jonica ha mantenuto intatte nel tempo le tracce di tutti gli insediamenti delle civiltà che si sono succedute nel tempo.

Del periodo romanico si dispiegano, in una successione continua, resti monumentali ed architettonici quali “LA VILLA ROMANA DEL NANIGLIO”.

La villa sorgeva a poca distanza dal mare, sul costone orientale del fiume Torbido, allora navigabile, e costituente una delle vie d’accesso, attraverso l’entroterra roccioso, dal litorale ionico a quello tirrenico.

Il complesso edilizio consta di tre settori, disposti a terrazze e accompagnato da un imponente impianto di canalizzazione.

Il primo di essi era adibito a sede residenziale dei proprietari terrieri, rimangono i resti di sontuosi pavimenti a mosaico e tracce d'intonaci dipinti.

Il secondo era adibito a camera di raccolta delle acque per uso irriguo. Si tratta di una cisterna a tre navate, coperta da un sistema di volta a crociera sorretta da otto pilastri quadrangolari su doppia fila.

Il terzo era adibito a fornaci per la fabbricazione di tegole e mattoni, come prova il  rinvenimento di numerosi cocci con lo stesso bollo QICM, probabilmente iniziali del  nome del proprietario della villa e dell'officina dei laterizi.

Del periodo Medievale Gioiosa Jonica, conserva i resti dell’imponente “CASTELLO MEDIEVALE”.

Costruito intorno al 1180, si erge a strapiombo su una rupe che dominava l’antico  borgo. E’ la più grandiosa opera d’arte che si conservi nel centro storico.

Al periodo compreso tra la fine del XVI° e l’inizio del XVII° secolo risale la costruzione di alcuni fra i più importanti Palazzi gioiosani. Memorabili per i loro magnifici portali sono quelli: DEODINO, PELLICANO, LINARES, ENGLEN, AIOSSA e il bellissimo palazzo AMADURI, noto per aver ospitato nel 1847 i Martiri di Gerace, che in esso si nascosero durante il periodo delle persecuzioni borboniche.

Il “PALAZZO AMADURI” recentemente restaurato, è stato    adibito a Biblioteca Comunale; ad una Mostra Didattica    sugli scavi archeologici della Villa Romana del Naniglio; a Pinacoteca contenente pregiate opere del XVIII° - IX° secolo, nonché un suggestivo dipinto attribuito a Mattia Preti. Inoltre il Palazzo ospita la Mostra Permanente “ASPER 2000” riguardante la flora e la fauna del litorale ionico, interamente realizzata in legno.

Attraverso i suggestivi rioni del paese, si dispiegano con imponenza e in continua successione numerosi edifici sacri, tra i più belli della Locride.

In ordine cronologico la più antica è la Chiesa dell’ANNUNZIATA, costruita nel XIII° secolo dai monaci Basiliani, che abitavano nel monastero non molto distante dalla chiesetta. Segue la solitaria Chiesa MATRICE, sorta quasi al centro del borgo medievale, dedicata a San Giovanni Battista del quale si conserva un pregevole quadro che lo rappresenta. La Chiesa di Santa Caterina è stata costruita in epoca neoclassica in onore dell’antica Patrona della città. Grande interesse artistico rivestono una tela pregiata e la statua di Santa Caterina d’Alessandria (gruppo ligneo di scuola partenopea, opera dello scultore napoletano Giovanni Bonavita) che danno prestigio alla Chiesa omonima.

        Sulla strada che conduce al Centro Storico, emerge la splendida Chiesa dell’ADDOLORATA. Con un superbo esterno in stile neoclassico, la Chiesa è dotata di pregiatissime opere d’arte , tra cui:

w          lo splendido interno ricco di stucchi policromi;

w         il monumentale organo a 22 registri e 1400 canne;

w          l’inestimabile “Ostensorio” in oro e argento.

Di notevole interesse è la Chiesa del ROSARIO, affidata, nel 1593 ai Padri Francescani minori.

Fondata nel XVI° secolo e più volte restaurata, è la Chiesa di SAN ROCCO che sorge nelle vicinanze del nobile palazzo degli Amaduri. Il Sacro edificio,  è dedicato a San Rocco attuale Patrono di Gioiosa Jonica. Al suo interno trovano posto: la bellissima statua di Sant’Anna scolpita da Rocco Murizzi e la singolare statua in cartapesta di Maria SS. Ausiliatrice, opera inconfondibile della bravissima Donna Gemma Incorpora.