Biblioteca Comunale "G.M.Pellicano"

 

Spetta al poeta e scrittore Giuseppe Maria Pellicano, il merito di aver fondato la biblioteca di Gioiosa Ionica, infatti, nel 1935, insieme alla moglie, Stillisano Elena, donò al Comune, la propria collezione privata consistente in 2118 volumi a carattere prevalentemente storico-letterario.

La Biblioteca, con responsabile la stessa donatrice, ebbe sede nel Palazzo Municipale dove funzionò regolarmente fino al 1948.

Successivamente, fu trasferita, prima nei locali della Scuola Media ed in seguito in quelli del Centro di Cultura Popolare “ U.N.L.A.”; operando, però, in condizioni di precarietà.

Solo nel 1978, fu riportata nella sua sede originaria e grazie al prof. Enzo Agostino prese l’avvio la catalogazione dei libri.Nel 1987, purtroppo, cadde in stato d’abbandono, poiché relegata nell’ex Convento degli Agostiniani.Finalmente nel 1997 trovò la sua sede definitiva presso uno dei palazzi più prestigiosi del centro storico: “Palazzo Amaduri”, riprendendo, così, il suo ruolo di punto di’informazione.Nel 1993, la Biblioteca aderisce al Sistema Territoriale Ionico ed usufruisce dei servizi essenziali come: la catalogazione informatizzata ed il coordinamento nell’acquisto dei libri.

Il patrimonio librario della nostra Biblioteca si è formato nel corso degli anni per acquisti, lasciti, doni e volumi depositati in forza della legge sul “diritto di stampa”.

Nel 2002 si arricchisce di oltre 1.000 volumi a carattere generale, donati generosamente, dal poeta gioiosano Massimo Rodinò.

Attualmente la Biblioteca possiede 8.000 volumi, oltre alle raccolte archivistiche comunali, che sono consultabili per ragioni di studi o amministrative e private. Gli iscritti sono 350, ma altri utenti accedono liberamente ai servizi in sede, movimentando nel corso dell’anno 2003 circa 2.000 volumi. È a disposizione del pubblico il servizio d’assistenza e guida alla ricerca per individuare i documenti ed i testi utili al ricercatore.

Inoltre in questi ultimi anni, per la diffusione dei documenti audiovisivi e multimediali per ragazzi e non, la biblioteca ha incrementato il patrimonio di banche dati su CD-ROM, VHS e DVD.

La Biblioteca dispone di una sezione speciale dove sono conservate tutte le opere di autori calabresi su qualunque argomento, di una sezione cd-rom, di una videoteca, composta da 150 film di vario genere e 250 videocassette di informazione culturale locale, di 10 posti di lettura, di una stazione di consultazione fissa con collegamento ad internet e stampante, di una fotocopiatrice di una sala per la visione dei film, di una sala riunioni e di una emeroteca dove è a disposizione dei lettori una vasta gamma di pubblicazioni di stampa locale, gazzette ufficiali e riviste di informazioni generale.

La Biblioteca è priva di barriere architettoniche e l’accesso è libero, tutti i volumi sono disposti per materia secondo la classificazione decimale Dewey e disponibili per l’orientamento e la ricerca a scaffale aperto.

Nello spazio espositivo al primo piano della Biblioteca, sono state allestite mostre di fotografie, di quadri, di documenti ed oggetti inerenti alla storia locale e in occasione di particolari ricorrenze delle mostre di vario genere.

La Biblioteca si avvale della collaborazione di sei unità: L.S.U. e L.P.U., due delle quali con qualifica professionale, avendo seguito i corsi di formazione e d’aggiornamento istituiti dal Sistema Bibliotecario Territoriale Ionico nonché, un corso trimestrale, finanziato dalla Regione Calabria e gestito dall’Associazione Italiana Biblioteche.

Grazie allo sforzo notevole e al costante impegno di questi lavoratori, tanto è stato fatto, in questi ultimi anni, ma tanto ancora rimane da fare.

L’obiettivo prefisso è di ultimare la catalogazione di tutti i documenti presenti in Biblioteca, di informatizzare i libri della sezione calabrese, di inventariare e sistemare tutti i fascicoli e le riviste possedute, di acquistare le scaffalature idonee per l’allestimento dell’emeroteca e di creare un settore dedicato ai ragazzi.

                                                                                                                                           a cura di Gisella Bagnato

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